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Ascensione del Signore - Anno A

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 20 mag 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Nell'Ascensione del Signore ricordiamo quando Gesù Risorto torna definitivamente nel Padre. Potrebbe sembrare una festa marginale, ma invece è centrale ed essenziale. È un evento che ci permette di elaborare il distacco dalla persona storica di Gesù e di passare definitivamente nell'era dello Spirito Santo.

Gesù se ne va e grazie a questo può darci un nuovo consolatore, un nuovo compagno di strada, lo Spirito Santo che celebreremo domenica prossima.

Con l'Ascensione di Gesù si inaugura per tutti noi un tempo nuovo in cui noi siamo soggetti attivi nel portare avanti il Regno di Dio.

Ammetto un minimo di scoraggiamento perché in 2023 anni è evidente un certo fallimento da parte nostra. Noi cristiani siamo stati poco testimoni di Dio, ci siamo lasciati sedurre dal potere e dal denaro, abbiamo scelto di inborghesire la nostra fede fino ad ucciderla.

Bene, vuol dire che c'è tanto lavoro da fare per ciascuno di noi.

Gesù è asceso al cielo per permetterci di essere testimoni, ci dà la possibilità di dare ragione della nostra fede a chi ce lo chiede e ci dà l'opportunità di vivere in questo mondo provando ad applicare dinamiche nuove.

Gesù ha dato a noi oggi una missione che è la stessa che ha dato ai dodici: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

La domanda che dobbiamo farci singolarmente e come chiesa è: come rispondere a questo mandato di Gesù?

Mi permetto di fare qualche illazione su come non dobbiamo fare: non dobbiamo per forza far parte di movimenti particolari, non si va in piazza stile Family Day, non siamo chiamati ad imporre visioni e morali a nessuno, non siamo tenuti a correggere nessuno, non dobbiamo imporre forme legislative particolari, ecc…

E quindi? Da dove si parte?

Si parte dal vivere noi in modo da essere testimoni viventi dell'amore di Cristo. È inutile che io salgo sull'altare a parlare a voi di amore fraterno quando neppure provo a viverlo nella mia vita quotidiana. Tra l'altro potrei provarci e non riuscirci, ma sarei legittimato allora a testimoniare. Se non provo a vivere non posso testimoniare niente.

Se vengo in chiesa e ho un muso che non finisce più, cosa testimoniamo? La gioia della fede? Ma quale gioia!

Se io credo nella Misericordia di Dio e poi non chiedo questa Misericordia per me, non mi comunico alla messa e non esercito un po' di misericordia con gli altri, ma cosa testimonio?

Se quando esco non riesco a guardare il mondo con amore, se quando vedo i giovani mi vengono solo parole di disprezzo, se quando penso al futuro mi angoscio, ecc… cosa sto testimoniando? Fede? Assolutamente no.

Sto dicendo con la bocca che sono un cristiano perché vengo in chiesa e urlo le mie morali in piazza, ma sto dicendo a tutti che è una bugia perché non mi fido del fatto che la storia è nelle mani di Dio. 

Lo dico di nuovo a costo di beccarmi le ire di qualcuno… non si testimonia di essere cristiani nel modo del Family Day, ma vivendo come persone che hanno sperimentato Cristo. Cristo non è contro gli altri, ma dalla parte dei più fragili… e indovinate un po'? Non siamo noi!

Non è questione di non sbagliare, ma di vivere. I peccati li faremo lo stesso, gli errori li faremo lo stesso e dovremo spesso chiedere scusa, ma saremo testimoni autentici di Cristo.

Ricordo un sacerdote dal carattere terribile, dai modi rudi e una delle persone con cui è stato più difficile vivere negli anni.

Questa sacerdote arrivò per la rabbia a prendere a martellate una jeep di proprietà della sua comunità religiosa… Ecco questo sacerdote così particolare è una delle persone più Sante, amante e sagge che io abbia conosciuto.

Un testimone autentico di Cristo nonostante questi suoi spigoli e i suoi eccessi.

Padre Pio, che tanti di voi venerano, era una persona dal carattere orribile e una delle persone più aggressive tra i santi moderni. Padre Pio è stato testimone dell'amore di Cristo.

San Paolo era una persona impossibile con cui vivere, dal carattere orribile, eppure uno dei testimoni delle origini della chiesa più importanti.

L'ascensione di Gesù valorizza la nostra umanità perché ci dà la possibilità, nonostante i mille spigoli che abbiamo, di dare ragione e dimostrare a tutti se la nostra fede è reale oppure è una grossa sceneggiata messa in atto per altre ragioni.

 
 
 

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