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EPIFANIA - ANNO C

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 5 gen 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 6 gen 2022

Siamo giunti al grande mistero dell'Epifania cioè di quel Dio che si manifesta al mondo in un modo del tutto particolare.

Ormai dopo tanti anni che veniamo in chiesa sappiamo che la parola "Epifania" significa "manifestazione".

Ma sotto questa definizione, in realtà, troviamo cinque momenti centrali nella vita di Gesù:

  1. Il Natale;

  2. L'Epifania;

  3. Il Battesimo di Gesù;

  4. Le nozze di Cana;

  5. Il centurione che riconosce il Figlio di Dio in Gesù che muore.

Questi cinque momenti insieme ricadono sotto la stessa definizione di "Epifania" perché manifestano al mondo un Dio insolito.

Nel Natale egli viene in una carne umana per salvarci tutti da noi stessi e dalle conseguenze del peccato, nel battesimo ci rende tutti figli di Dio per adozione, nella trasformazione dell'acqua (simbolo dell'uomo) in vino (simbolo divino) dona all'uomo la possibilità di partecipare alla vita di Dio cioè alla Nuova Alleanza eterna con gli uomini.

Ma oggi festeggiamo la chiamata universale alla santità di tutti gli uomini e di tutte le donne.

Il nostro cuore oggi in questa Eucaristia si dilata, come è avvenuto ai Magi alla vista della stella, così anche il nostro cammino di fede pellegrino su questa terra, alla ricerca del Cristo, può oggi trovare un senso e un fine.

Se siamo entrati realmente in relazione con quel Dio fatto uomo siamo tenuti alla testimonianza di questo incontro con gli altri, siamo chiamati a far brillare, attraverso le nostre azioni concrete e quotidiane, il cammino che conduce alla vita, alla verità e alla gioia.

Siamo chiamati a dare testimonianza ai nuovi pagani di oggi che abbiamo trovato qualcuno che da senso alla nostra storia, che è il centro della nostra vita.

Attenzione perché dare testimonianza non è andare a fare i buffoni ai Family Day, non è fare manifestazioni contro gli altri perché non la pensano come noi e non è opporsi al mondo che noi presumiamo essere "cattivo"…

Ci sono 2 testimonianze invece fondamentali:

  1. La prima testimonianza è il movimento. Non possiamo essere cristiani seduti sulle panche, sdraiati nei nostri comodi e che balconano la vita dall'alto, ma dobbiamo essere persone in cammino, come i Magi, per andare a vedere. A vedere che cosa, chi? A vedere dove Cristo è andato a depositarsi oggi: sulle strade della povertà, degli immigrati, degli ignoranti, dei no-vax, nei misogini, nei razzisti, in quelli che discriminano per come sono fatti gli altri, per le loro diversità. Andiamo a vedere Gesù abbandonato nel male del mondo, nel peccato aggettivo, nelle fragilità e nelle povertà degli uomini. Cristo non si incontra quasi mai nella storia della gloria umana, ma sulla croce e sulle croci del mondo. Isaia, nella profezia, ha manifestato l'oro e l'incenso, segno della divinità e della regalità di Cristo, che guarda caso sono stati portati da due dei magi, ma non ha ancora manifestato la mirra… la mirra la manifesta Cristo Signore come modo proprio di agire di Dio anche attraverso la sofferenza umana.

  2. La seconda testimonianza è la gioia. Il cristiano che trova Gesù abbandonato nella culla, come lo trovano i Magi, esplode di gioia prima di prostrarsi. La gioia è il tratto distintivo di chi realmente fa un cammino spirituale, di chi autenticamente ha posto Gesù non come primo della propria vita, ma come unico della propria vita. La gioia però non è paralisi facciale, non è mancanza di lacrime, non è mancanza di conflitti, ma un atteggiamento del cuore.

Sapete qual'è la differenza tra i Magi ed Erode, qual'è la differenza tra i tanti magi del mondo e gli Erodi di oggi? Erode vuole andare a vedere il bambino, dice di volerlo adorare, ma gli manca qualcosa: il desiderio del cammino di ricerca e soprattutto la gioia che precede la prostrazione e l'adorazione. In lui c'è soprattutto comodità, fare i propri interessi e mantenere i propri meschini poteri e privilegi.

Oggi ci viene chiesto di farci una domanda: che cristiano e che cristiana sono?

Mi accontento dei riti e dei precetti della chiesa? Sono una persona che come stile di vita vive la Carità? La Carità autentica che non c'entra nulla con l'elemosina? Sono una persona che fondamentalmente è gioiosa oppure mi sono lasciato appesantire da qualunque cosa perché ho perso la centralità di Gesù?

Preferisco discriminare per mantenere i miei meschini poteri, privilegi e comodità?

Non importa chi tu sia: papa, vescovo, sacerdote o laico… se non sei nella gioia non hai incontrato Gesù, se non hai incontrato Gesù è perché non lo stai cercando nel posto giusto! Nei fratelli, nelle sorelle, nel mondo, nei pagani, nei malati, nel male, nel covid, ecc… Gesù abbandonato è lì e ci aspetta! Cercalo nella concretezza e non in mille teologie e dottrine! Se lo cerchi lo trovi, se lo trovi avrai la gioia nel cuore.





Donaci, o Padre, l'esperienza viva del Signore Gesù

che si è manifestato nel desiderio di ricerca dei più lontani come i Magi,

che si è rivelato nella gioia del vedere la stella come tua promessa,

che si è manifestato alla silenziosa meditazione dei Magi e all'adorazione di tutte le genti.

Fa' che tutti gli uomini trovino verità e salvezza nell'incontro illuminante con lui,

che possano intravedere Gesù in ogni nostra azione,

Che la gioia del cuore che ci dona si manifesti anche nel tempo del dolore e delle lacrime.

Che tutti e tutte possano essere santi e sante con noi,

che tutti possano incontrare il nostro Signore e nostro Dio: Gesù di Nazareth. Amen

 
 
 

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