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Festa di tutti i Santi - Anno A

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 1 nov 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Chi sono i santi?

Il totalmente Santo è Dio. Questo termine ha sempre connotato qualcosa che è totalmente al di là della nostra realtà. Nella Bibbia però viene detto chiaramente che il popolo di Dio è Santo perché Dio stesso è Santo. 

Potremmo dire allora che la santità rappresenta tutte quelle qualità positive proprie di Dio: l'infinito amore, la giustizia, libertà, la Carità, l'immortalità,ecc… tutte le perfezioni che vengono attribuite a Dio. Com'è possibile allora che nella Sacra Scrittura si dica che il popolo è Santo perché Dio è Santo? 

È come se Dio stesse dicendo che, chi percorre la sua via e chi lo riconosce come unico Signore della sua vita, in qualche modo partecipa di quelle qualità.

Allora oggi noi lo stiamo festeggiando i santi canonizzati dalla Chiesa! Stiamo festeggiando i santi cioè noi stessi. Stiamo festeggiando la chiesa terrestre, stiamo festeggiando la chiesa del Purgatorio e stiamo festeggiando la chiesa del Regno dei cieli.

La memoria di domani invece ha a che fare con il pregare per quel pezzo di chiesa che si chiama Purgatorio perché queste anime possano giungere presto alla gioia completa.

Ma il vangelo di oggi ci parla dei Santi che sono sulla terra.

Gesù nel suo Vangelo ci sta dicendo che noi siamo Santi non se non commettiamo peccato, ma se viviamo bene la vita.

Vi confesso che provo una certa repulsione per i comandamenti perché i comandamenti sono quella modalità non adulta di vivere che solitamente serve a poco. Quante leggi abbiamo nella nostra società? E quante di queste sono formulate in modo positivo?

E quanto di queste leggi abbiamo fatto nostre in modo positivo?

La stessa cosa avviene per i comandamenti nella Bibbia. È vero che l'intento è quello di avere dei binari di vita buona da seguire, ma favoriscono poco la libertà individuale e l'autonomia del credente.

Gesù capisce che il tempo dei comandamenti è finito e anche quei pochi che da sono in chiave positiva: ama Dio e ama il prossimo.

Fateci caso che Gesù non ci dice come si ama Dio e come si ama il prossimo, ma ci dice solo che Dio va amato con tutto se stessi e il prossimo come noi stessi.

Sapete perché non ci dice come amare? Perché nel discorso della montagna, le Beatitudini che abbiamo oggi ascoltato, ha già detto tutto!

Non vorrei ripetermi, sono un appassionato delle Beatitudini, ma tutte le volte mi trovo a dire a chi ascolta il Vangelo di rileggere con attenzione le Beatitudini.

Se leggiamo con attenzione le Beatitudini tante manie religiose e illusioni sparirebbero, tanti non accetterebbero di diventare cristiani o di rimanere nella chiesa.

Mi spiego… prendiamo le Beatitudini senza la promessa successiva.

"Beati i poveri in spirito…

Beati quelli che sono nel pianto…

Beati i miti…

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia…

Beati i misericordiosi...

Beati i puri di cuore…

Beati gli operatori di pace…

Beati i perseguitati per la giustizia…

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia".

Quando mai uno è felice perché è un povero in spirito cioè un semplice? I semplici vengono trattati male sulla terra. La stessa cosa i miti, i misericordiosi e i puri di cuore.

Quelli che piangono vuol dire che stanno soffrendo, quelli che hanno fame e sete di giustizia vuol dire che stanno vivendo grandi soprusi, gli operatori di pace vivono nella guerra, i perseguitati a causa della Giustizia vuol dire che non vivono una situazione buona e coloro che sono perseguitati a causa del Vangelo spesso muoiono.

Le Beatitudini ci stanno dicendo che i cristiani non vengono esonerati dal male che vivono tutti gli esseri umani esattamente come non è stato esonerato Gesù. Già questo fa arrabbiare tanti di noi e se uno avesse compreso sino in fondo questo primo passaggio non chiederebbe il battesimo per i propri figli. Allora perché noi continuiamo a proporre il battesimo al mondo pur sapendo che Gesù non ci risolve i problemi? Perché la felicità sta nell'aver attraversato come tutti nel mondo queste cose, ma aver scelto di fare la differenza. Per non stare a fare tutto l'elenco nuovamente ne dico alcuni a caso…

La gioia dell'operatore di pace sta nel fatto che non ha subito la guerra in modo passivo, non si assunto la colpa di aver tolto delle vite, ma allo stesso tempo non è rimasto passivo bensì ha cercato di fare la differenza e per lui c'è una ricompensa già qui sulla terra e ovviamente anche dopo.

La gioia nell'esercitare Misericordia sta nel fatto che grazie a quel dono si è recuperata la relazione con qualcuno, non si è caduti in preda ai rancori e così facendo siamo diventati oggetto di misericordia da parte di Dio.

Provate a farlo per ogni beatitudine! Questo vuol dire che non smetteremo di commettere dei peccati più o meno consapevoli, ma che la nostra attenzione si sposta nel provare a vivere concretamente la vita!

Diventiamo soggetti attivi della nostra storia personale e umana esattamente come è protagonista Dio, partecipiamo alla Santità di Dio ogni giorno.

Allora il nostro cristianesimo si libererà finalmente di quell'alone di tristezza farisaica dove si resta incastrati su leggi impossibili, morali disumane e culti barocchi per passare alla libertà dei figli di Dio.

Una libertà che attraversa il male come tutti, ma diviene soggetto attivo e positivo della storia… propria e altrui.

Buona Festa di Ognissanti. 

 
 
 

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