Fratelli tutti
- Gabriele Semeraro
- 8 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min

"In alcuni paesi di arrivo, i fenomeni migratori suscitano allarme e paura, spesso fomentate e sfruttate a fini politici. Si diffonde così una mentalità xenofoba, di chiusura e di ripiegamento su se stessi". I migranti vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona. Pertanto, devono essere protagonisti del proprio riscatto. Non si dirà mai che non sono esseri umani, però in pratica, con le decisioni il modo di trattarli, si manifesta che lì si considera di minor valore, meno importanti, meno umani. È inaccettabile che i cristiani condividono questa mentalità e questi atteggiamenti, facendo a volte prevalere certe preferenze politiche piuttosto che profonde convinzioni della propria fede: l'inalienabile dignità di ogni persona umana aldilà dell'origine, del colore o della religione, è la legge suprema dell'amore fraterno. (FRATELLI TUTTI)
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