top of page

Natale del Signore 2021 Messa dell'aurora

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 24 dic 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Maria dopo l'annuncio dell'angelo "si alzò e in fretta" per andare da Elisabetta. Dopo l'annuncio dell'angelo i pastori andarono "senza indugio" a vedere Maria, Giuseppe e Gesù.

Quando avviene qualcosa di bello, ma soprattutto di fondativo e fondamentale, nasce il desiderio di partire, di muoversi e di mettere le mani in pasta.

Esattamente la dinamica di Dio il quale non ha scelto la via facile per salvarci, ma quella più complessa, la migliore per noi… poteva salvarci schioccando le dita invece si è scelto la via più difficile quella di farsi un essere umano come noi.

Nella dinamica di Dio non ci sono scorciatoie, ma c'è la via della concretezza, la via dell'incarnazione.

Da questo principio sancito nel Santo Natale si capisce bene come non sia possibile per i cristiani essere teorici, cristiani della messa, ma non della vita.

Mi perdonerete se anche oggi non abbandono il mio leitmotiv... non sono i rosari a darci la salvezza, non sono le devozioni, non sono le preghiere e non sono le nostre teologie, ma vivere come ha vissuto Cristo!

Ecco perché i cristiani sono tali solo ed esclusivamente se sono autenticamente umani.

Più siamo autenticamente umani più siamo autenticamente cristiani e quindi autenticamente divini!

Quando incontriamo realmente Gesù che viene, quando lo incontriamo nella nostra carne, non può restare qualcosa che non ci cambia. Se essere cristiani ci fa vivere esattamente come gli altri, se non addirittura peggio, allora non abbiamo incontrato per niente Cristo! Non siamo cristiani! Non siamo salvi!

Come si incarna Cristo oggi attraverso noi? Proprio oggi in una pandemia globale, in una crisi economica, in un tempo di cataclismi climatici, come si incarna qui in Italia, in Liguria, a Finale, nella nostra comunità, proprio nella mia vita?

Sono nella gioia e nella novità di questo Dio che si vuole incarnare proprio attraverso di me?

Vedete allora che l'augurio che ci facciamo in questi giorni cioè quello di un "buon Natale" è un augurio non semplicemente formale, ma è come se stessimo dicendo "che sia un buon inizio per te, un nuovo inizio sulla forma di Cristo".

Auguro e prego per me e per voi che questo Natale sia veramente un inizio diverso sullo stile di Cristo Signore il quale non si è rinchiuso nel tempio, nelle sinagoghe e nei luoghi di culto a pregare, ma ha vissuto concretamente lo stile di Dio.

Il Verbo si è fatto carne, non si è fatto parola, pensiero oppure preghiera, ma si è fatto carne cioè concretezza.

Siate donne e uomini cristiani della concretezza. Chiedete di assomigliare sempre più a quel Dio che nasce da una donna, nella mangiatoia.





Signore Gesù,

nella festa del Natale ci ricordi l'importanza di un amore concreto, radicale e quasi carnale.

Maria, tua madre,

contempla e serba nel cuore, ma non si dimentica di vivere e agire.

Aiutaci a essere contemplatori del tuo volto, fa che la nostra vita non sia semplicemente scandita da riti e messe, ma si faccia soprattutto azione verso chi ci è vicino.

Che questo Natale non sia nuovamente tempo sprecato, ma sia tempo di un cambiamento che ci rende più simile a te… più umani.

Amen.

 
 
 

Comments


  • Facebook personale
  • Gruppo Facebook
  • Instagram profilo personale
  • Pinterest
  • Instagram Icona sociale
  • YouTube Icona sociale
  • Tumblr Social Icon
  • Twitter Clean
bottom of page