VI DOMENICA DEL TEMPO DI PASQUA - Comunioni Finalborgo
- Gabriele Semeraro
- 14 mag 2023
- Tempo di lettura: 4 min

Perché siamo in tanti qui oggi?
La prima comunione l'avete già fatta tutti il giovedì santo ed è quella che è veramente importante. Siamo qui per festeggiare anche in modo esteriore, quindi in modo autenticamente umano, quello che è un incontro tra voi e Gesù presente nell'Eucaristia.
Mi domando se è veramente così per tutti… intendo noi adulti…
Oggi vorrei aiutare voi bambini a capire cosa vuol dire quello che state per fare e vorrei ancor più parlare agli adulti presenti.
Nessuno si offenda, ma solitamente alle prime comunioni, come alle cresime, mi sembra di vivere un po' una recita dove si celebra una cosa, ma la vita della maggioranza di noi dice altro. È un po' la grande questione del cristianesimo moderno…
Dio decide di farsi uomo, vive tutto umanamente, celebra l'Eucaristia nella quale vuole ribadire il suo stile di vivere e di essere, muore come tutti, risorge, sale in cielo e ci dona lo Spirito. Da tutto questo noi avremmo dovuto capire il nostro modo di vivere e invece riduciamo tutto a dei rituali e usciti dalla chiesa, se va bene, viviamo come chi non crede e se va male peggio.
Gesù quando andò alle nozze di Cana visse tutto normalmente come gli altri secondo gli usi e i costumi della sua società, ma poi fece un segno cambiando l'acqua in vino per aiutare a capire la sovrabbondanza di Dio e la sua gioia.
Quando noi siamo qui in chiesa e spezziamo il pane, che cosa impariamo?
Gesù si fa pane cioè vuole essere divorato da noi per diventare parte di noi. Gesù si spezza nel pane per insegnarci qualcosa di grande.
Quando noi facciamo la comunione non stiamo mangiando un pezzetto di Gesù, mica siamo cannibali, ci stiamo nutrendo di ciò che è essenziale. Quando spezziamo il pane nell'Eucarestia stiamo dicendo che vogliamo imparare a spezzarci anche noi gli uni per gli altri e nutrendoci di esso si chiede la forza di poterlo fare. Quando ci diamo il segno della pace stiamo dicendo che vogliamo fare pace con chi è fuori di qua. Quando facciamo la preghiera dei fedeli stiamo dicendo che vogliamo pensare anche a chi è lontano.
Ecco stiamo festeggiando tutto questo, stiamo festeggiando che i nostri figli si stanno approcciando a questo mondo e a questo modo di fare.
E noi? Stiamo dicendo che tutto questo è una bugia oppure per primi vogliamo provare a vivere tutto questo?
Faccio una cosa che non si dovrebbe fare e cioè faccio una domanda esplicita molto personale a ciascuno di voi… Perché i vostri figli fanno la Comunione e voi no? Chi è quel criminale senza Dio che si è permesso di farvi credere che non potete fare la comunione perché non ne siete degni?
Ve lo dico chiaramente, qui, oggi, gli unici degni sono i bambini. Nessuno di noi è degno di accedere alla comunione, ma tutti ne abbiamo bisogno per sperimentare la Misericordia di Dio e per poter vivere spezzandoci gli uni per gli altri.
I padri della Chiesa, che ne sapevano più di noi, definivano l'Eucarestia il pane dei peccatori. Gesù nell'ultima cena non nega l'Eucarestia a Giuda Iscariota.
Non sto dicendo che la prassi ecclesiale legata alla confessione sia sbagliata, ma sto dicendo che si deve dare precedenza al fatto di comunicarsi per avere l'energia di vivere bene.
Altrimenti voi ai vostri figli gli fate fare una cosa e implicitamente, col vostro modo di agire, state dicendo che è una grossa balla.
Passate per bugiardi voi, passiamo per bugiardi noi che gli abbiamo accompagnati tutto l'anno e fate passare per bugiardo Gesù.
Ve lo dico sinceramente… Io spero che non mi bastino le ostie oggi perché voglio che sia una festa per tutti noi che siamo qui presenti.
Gesù nella sua vita ci ha dato solo due comandamenti: amare il prossimo e amare Dio. Gli apostoli ci hanno detto chiaramente che non si può amare Dio che non si vede se non attraverso i fratelli che vediamo.
"Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui"
Noi abbiamo la possibilità di vedere Gesù e di vivere in lui celebrando l'Eucaristia, ma ancor di più una volta celebrata vivendo Cristo fuori da questa chiesa.
Auguro a voi bambini di vivere tutta la vita avendo la capacità di spezzarvi gli uni per gli altri e di nutrire gli altri della vostra gioia. Auguro a noi adulti di saper fare lo stesso, ma non priviamoci dell'Eucaristia perché è stata data proprio per noi che non siamo Santi, non ne siamo degli e che però ne abbiamo bisogno.
La messa è la celebrazione della vita, ma la vita deve manifestare ogni gesto che facciamo nella messa. Non priviamoci dell'Eucaristia… Certamente nessuno né degno, ma tutti ne abbiamo bisogno ed è per questo che Gesù ce l'ha lasciata.
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