XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A Gruppo scout Finale 1 Branco Fiore Rosso

La parola di Gesù di oggi può essere letta e interpretata in tanti modi, alcuni negativi altri positivi.

In realtà noi dovremmo interpretarla in modo vero.

Cosa vuol dire in modo vero?

Se ad esempio io insulto Akela questo vuol dire che io sono del tutto cattivo? Se Akela mi dà una sberla vuol dire che lei è totalmente cattiva?

Se uno è di parte dice che uno cattivo e l'altra è buono o viceversa, ma se uno è realista tiene conto di tutto quello che è Akela e di tutto quello che è Baloo.

Il profeta nella prima lettura ci dice, con un linguaggio un po' difficile, che a causa del suo essere fedele a Dio viene insultato da tutti e che quindi lui è stufo.

Dice che a un certo punto non vuole più comportarsi bene e non vuole più di essere amico di Dio.

Il profeta è cattivo? No, ma è stanco di essere trattato male per quello che è. A voi è mai capitato?

E tante persone capita. 

Ad esempio: io vengo trattato male da alcuni perché sono prete. Magari sono bravo come persona, ma alcuni solo perché sono prete mi insultano, discriminano e trattare male. Così capita, a volte, anche alle vostre mamme che alcuni trattano male solo perché sono donne. Oppure ci sono persone che vengono trattate male perché diverse dagli altri. Quando noi trattiamo male qualcuno solo perché è diverso da noi, solo perché la pensa in maniera diversa da noi allora siamo come i nemici del Profeta della prima lettura.

Le letture ci dicono che le cose possono anche andare storte nella vita anche se noi siamo discepoli di Gesù. Gesù è finito in croce, è stato discriminato, è stato picchiato, e tante altre cose. L'essere cristiani non ci rende diversi dagli altri, non ci libera dai pericoli e non ci salva dalle cose brutte. L'essere cristiani ci aiuta ad avere un compagno di strada che è Dio stesso il quale non ci lascia soli in quella difficoltà.

Ci sono persone che attraversando la vita non lasciando nulla a nessuno. Non sto parlando di soldi! Non lasciano neppure il ricordo della loro esistenza perché sono state persone che hanno agito con violenza e che non hanno fatto nulla per gli altri. Ci sono invece persone che vengono ricordate per cose terribili. Ci sono altri che vengono ricordati invece perché si sono messi a servizio.

Quello che in fondo Gesù sta dicendo nel Vangelo a Pietro, e quindi a tutti noi, è che la via della felicità e la via della salvezza passano attraverso il servizio reciproco tra noi.

Vuoi vivere una vita piena, interessante e autenticamente adulta? Devi accettare che la tua vita non è diversa da quella degli altri e che la tua fede non ti proteggerà dalle cose normali che tutti viviamo, ma avrai un'energia enorme che ti permetterà di vivere in modo diverso dagli altri.

Pietro vuole dire a Gesù come essere Gesù e vuole seguire Gesù, ma in fondo non vuole passare dal sentiero che Lui ha scelto che è un sentiero nettamente più difficile.

Per questo motivo Gesù definisce Pietro con il nome di "Satana" che vuol dire "colui che divide' oppure "colui che si divide". Quando noi ci comportiamo male, quando noi vogliamo dire a Gesù come essere se stesso allora ci stiamo dividendo da lui e restiamo soli.

Concludo dicendo che in fondo le vacanze di Branco, le cacce e tutte le attività del nostro Branco, ma più in generale del cammino scout, hanno lo scopo di farci capire chi è Gesù e di aiutarci a scoprire chi siamo realmente noi in relazione a lui.

Gesù non vuole la nostra sofferenza, ma attraversando la strada che tutti fanno nella vita (credenti o non) se noi restiamo dietro di lui sul sentiero della vita allora potremmo diventare autenticamente noi stessi nella bellezza di un'umanità capace di mettersi a servizio con amore con tutti e per tutti.

Quando cerchiamo di salvare noi stessi con eccessiva forza, solitamente mettiamo nei guai gli altri e diventiamo più brutti dentro.

Il segreto della vita cristiana in fondo è tutto qui in questo Vangelo… un Vangelo difficile, un Vangelo onesto e un Vangelo che ci indica chiaramente chi dovrebbe fare strada come guida della nostra vita per far sì che possiamo essere un'umanità autenticamente luminosa, felice e piena.