La morte non è la fine fine
- Gabriele Semeraro
- 12 gen 2018
- Tempo di lettura: 3 min

In un tempo di polemiche in cui si sente parlare di fine vita , eutanasia e terapia del dolore con la stessa facilità e semplicità di quando si fanno le chiacchiere da bar...
In un tempo in cui l'animalismo e l'ambientalismo sono più importanti della dignità e della vita di un bambino...
In questo tempo mi fermo!
Mi fermo a fissare il mio sguardo sull'ultimo momento della vita dell'uomo , quel momento che tutti teniamo ma che per tutti è inevitabile!
Oggi sono stato al funerale di una donna molto conosciuta a Savona perché ha fatto del bene a tante persone. Questa donna, ammesso che sia importante, era musulmana.
Quando si va in camera ardente non importa se uno è Cristiano o Musulmano perché le dinamiche familiari sono sempre le stesse... pessime!!!
Mi sono guardato intorno... due donne con il velo pregavano leggendo il Corano e ascoltando una preghiera cantata in arabo dal loro smartphone, l'odore di incenso riempivo la stanza , fiori un po' ovunque di varie associazioni e realtà (laiche, private, pubbliche, cristiane, arabe, ecc...), il telo verde islamico con delle scritte (per me indecifrabili) era posato a coprire completamente la cassa ancora aperta e le persone intorno che piangevano.
Eppure come non mai ho percepito la presenza della pace che viene solo dal Misericordioso. Ammetto che raramente mi è capitato di percepito la pace del Signore ad un funerale... forse solo un paio di volte.
Continuavo a sentire nel cuore le parole del vangelo:
"Vangelo secondo Matteo 25,31-46
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna»".
Questo brano del Vangelo è uno di quei brani che io definisco "Della salvezza universale dei non cristiani".
Non viene detto che per essere salvati bisogna essere cristiani, perfetti e osservanti ma viene detto che la salvezza si può conseguire facendo del bene agli altri nel nome del Signore.
La persona che stamattina ho visitato al cimitero faceva esattamente questo! Ha aiutato tante persone senza badare alla religione, al colore della pelle e alla nazionalità... non per ottenere in contraccambio qualcosa, ma per amore delle persone e di Allah.
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