Oggi la "natura" vince
- Gabriele Semeraro
- 18 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Sono sempre stato convinto che "obbedienza", "fatica" e "coraggo" uniti all'Amore di fare la volontà del Signore fossero elementi essenziali per crescere e che potessero far vincere ogni sfida.
Non è così!
Vero che per obbedire a volte vuol dire "farsi violenza", ma non è stuprarsi!
Scusate il termine forte per definire ciò che mi è capitato, per la seconda volta in un anno e mezzo, proprio oggi.
In questi mesi son stato inascoltato, deriso, sbeffeggiato e umiliato perché ho paura di guidare.
Ci sono ottimi motivi di questa mia paura che qui non posso spiegare, ma vi racconto questo anno e mezzo.
A settembre del 2016 sono stato vincolato a scrivermi a scuola guida. Ho fatto presente le mie difficoltà che sono rimaste ignorate.
A dicembre 2016 passo la teoria facendo solo un errore.
A gennaio 2017 comincia la pena delle guide che da subito mostrano problemi in guida, ma sopratutto dopo... in che senso? La mia guida è incerta ed accompagnata da mal di pancia e affanno. Sceso dal mezzo abbiamo un vasto repertorio di effetti collaterali che durano ore: tremori, asma, pianto, crampi, cagotto, incubi, insogna, ecc... che non diminuiscono nel tempo ma si diversificano.
Arriviamo a maggio 2017. L'esame sembra andare benino se non fosse che all'uscita dell'autostrada sbando con il mezzo in modo importante... bocciato!
Riprendo le guide con l'idea di dare l'esame a settembre 2017, ma ad agosto mi rompo le braccia e tutto salta.
A ottobre 2017 riprendo a guidare. Situazione psicofisica invariata, ma leggermente più tenue.
Gennaio 2018 nuovo esame in cui tra i mille casini rischio anche di fare un brutto incidente. Il panico mi ha paralizzato con piede su accelleratore e incapacità di sterzare con intervento dell'istruttore... bocciato!
Teoricamente ho ancora una possibilità del secondo foglio rosa... che per la cronaca non ho mai guardato per non andare in iperventilazione.
Non so che fare, ma non voglio più "stuprarmi" per far contenti altri... ma è giusto rinunciare dopo tanti soldi spesi?
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