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Associazione Pro-vita nuovamente in fallo!

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 29 ott 2018
  • Tempo di lettura: 2 min


Il 15 maggio 2018 ho pubblicato un post critico rispetto alla campagna pubblicitaria dell'associazione pro-vita. Andate pure a rileggerlo se vi è utile. Mentre scrivevo il post mi auguravo di non dover criticare più questa realtà che porta avanti campagne anche buone. Ma aimé... Rieccoci! Questa volta ho molto da dire sia sulla forma che sul contenuto. Il Manifesto e le ragioni dell'associazione le trovate nel link che vi sto postando ( Associazione pro-vita link ). Questa volta l'associazione Pro vita vuole combattere l'utero in affitto. Bene... Primo problema: L'UTERO IN AFFITTO IN ITALIA È ILLEGALE E NON ESISTE. Secondo problema: COSA CENTRA L'IMMAGINE, LO SLOGAN E IL CONCETTO DI UTERO IN AFFITTO? Terzo problema: MESSAGGI FRAINTENDIBILI DAI MINORI E SFRUTTAMENTO MINORILE! Perché parlare dell'utero in affitto in un paese dove non è legale? Mi vien da dire perché esiste altrove e potrebbe arrivare anche qui... Quindi bisogna parlarne! Ma qui c'è il primo messaggio non univoco... L'utero in affitto non è roba da gay! Gli utenti principali all'estero sono etero!!! E ricchi!!! Qui si è voluto affrontare una questione colpendo gratuitamente la comunità LGBT. È ovvio che due papà non fanno una mamma e che due mamme non fanno un papà, ma... Ma pensiamo all'effetto che questa frase può avere su un giovane con un solo genitore, con genitori divorziati o orfano. Il messaggio, non voluto, che passa è "sei un figlio di serie B". Qui c'è un grosso problema di contenuto che è confusionario, ma anche di forma. Mi stai parlando di utero in affitto o di forme familiari "altre"? E in fine parliamo di sfruttamento... L'intento del mettere un bambino piangente con codice a barre in un carrello è quello di sottolineare che il bambino non è merce e che deve essere libero. Bene... Quel bambino ha scelto di essere lì? Perché piangeva realmente? E da grande siamo così sicuri che sarà felice di essere stato USATO per VENDERE quel messaggio? Una campagna vergognosa e uscita nuovamente male!!! Sono stanco di vedere cosiddetti "cattolici" parlare dell'amore come se si trattasse di un testo di giurisprudenza e avere lo stesso cervello di un ferro da stiro. 

Associazione Pro-vita potete fare meglio di così utilizzando gli strumenti in modo migliore. Siate persone amorevoli secondo il cuore, lo stile e il profumo di Gesù e non burocrati inariditi da leggi e norme moraleggiante. 


 
 
 

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