top of page

Portatori di Gesù e fratelli suoi

  • Immagine del redattore: Gabriele Semeraro
    Gabriele Semeraro
  • 18 dic 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

Oggi c'è stato un mini ritorno alle origini... Ricordo ancora quando da adolescente, per molti anni, si andava con la comunità di Sant'Egidio presso l'Istituto per anziani San Nicolò di Albisola Superiore. Un sabato si faceva festa e un sabato si pregava insieme. Oggi non sono andato lì, ma sono stato in una clinica lì vicino a portare, per la prima volta da quando sono stato ordinato, Gesù per la comunione agli anziani. Non ho fatto molto... Una preghiera, un saluto, la comunione e la benedizione. Non importa se non tutti erano lucidi e se diversi hanno rifiutato la comunione perché tutti hanno accettato un saluto e un sorriso... E a me sembra di aver portato Gesù anche in questo modo! Spesso noi consacrati abbiamo la convinzione che vivere il ministero voglia dire fare tante riunioni, avere una gestione economica delle parrocchie di un certo tipo, costruire con i mattoni, passare da una riunione all'altra, ecc... Mentre la cosa principale è portare Gesù nell'Eucaristia e nella Parola di Dio alle persone. Far sì che il Vangelo si incarni nella nostra vita, mentalità, società, politica e mondo. Tutto questo per i credenti sani e malati, per chi non crede o è diversamente credente, per chi è cristiano o di altre religioni. Chi si professa discepolo del Signore deve avere lo stesso profumo e stile di Gesù. Andare da questi anziani piccoli e indifesi mi ha ricordato la bellezza a cui ciascuno di noi è stato chiamato: essere amico e fratello di Dio. 


 
 
 

Comments


  • Facebook personale
  • Gruppo Facebook
  • Instagram profilo personale
  • Pinterest
  • Instagram Icona sociale
  • YouTube Icona sociale
  • Tumblr Social Icon
  • Twitter Clean
bottom of page